FUTURINVEROSIMILI
Negli appartamenti subaffittati Sulla scia dei carri armati parcheggiati Senza toglierci le scarpe ci siamo addormentati Rovistando tra i futuri più probabili Voglio solo futuri inverosimili E non avere mai le mani fredde E non finire mai le sigarette E proteggimi dai lacrimogeni E dalle canzoni inutili E proteggimi le sopracciglia dai manganelli E nello scrosciare delle piogge acide Portami a bere dalle pozzanghere (Lacrimogeni – Vasco Brondi) |
Ideazione e regia: Andrea Butera
Coreografie: Ines Ambrosini Interpreti: Ines Ambrosini, Andrea Butera, Michela Gemma, Enrico L'Abbate, Andrea Sala Video: Andrea Butera Musica live: Vito Compagnone Durata: 45' In tempi in cui tutto si tinge dei toni più cupi, Futurinverosimili porta in scena l’incertezza con cui le nuove generazioni guardano al proprio futuro: , i cinque danzatori sperimentano una curiosa strategia per riconquistare l’attitudine al sogno e il desiderio di costruire significativamente il loro domani. E provano così a fare un passo indietro, nel passato non troppo lontano, guardando ai giorni che verranno da una prospettiva che non neghi loro fiducia e speranza. Giovani e futuro, un binomio quanto mai impossibile di questi tempi. Apparentemente il discorso fla, noi giovani dovremmo essere gli adulti di domani, ma nel 2012, in una società sempre più gerontofla, qualcosa sembra intaccare questa certezza. Inquietudine, pessimismo, preoccupazione per il presente hanno preso il posto di fiducia e speranza nel futuro, che appare annebbiato e sempre più distante, eppure incombente. Figli, lavoro, famiglia sembrano tematiche ben lontane dai nostri discorsi, così come sogni, aspettative, ma anche la sola voglia di immaginarsi in un futuro prossimo. Ma cosa sognavano e come immaginavano il futuro i giovani di una volta? Ed è davvero reale che noi giovani non ci pensiamo mai? C'è forse qualcuno che ci obbliga a non farlo? A chi conviene che noi giovani non ci poniamo domande e preoccupazioni sul domani? |