Echi di Zagare
Andrea Sala & Compagnia FRaGILePOeSIa
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Danza: Ines Ambrosini & Andrea Butera
Danziamo come cantastorie d’altri tempi raccontando una storia antichissima che sembra perfetta per il periodo storico attuale. Palermo intorno all’ 827 ca si trasformò nella prima grande città cosmopolita dell’alto medioevo. Arabi, berberi, spagnoli, persiani, egiziani, magrebini per più di due secoli convissero insieme trasformando la città e tutta la Sicilia in un universo multietnico e multiculturale. Razze, culture, religioni e lingue diverse si unirono e si fusero in un clima ricco di contaminazione e di pacifica convivenza. Crediamo possa essere molto importante portare ai bambini e ai grandi questo piccolo grande esempio di convivenza, il racconto di una preziosa fusione che può insegnarci come le diverse sfumature dell’umanità possano diventare il punto di forza e di crescita culturale. Il progetto si basa sulla ricerca e sullo sviluppo di un linguaggio corporeo originale che unisca tradizione occidentale e orientale in una drammaturgia ispirata alle parole dei poeti arabi antichi e alle musiche che alcuni musicisti siciliani hanno composto sulle poesie originali di Ibn Hambis, Muhammad Ibn Al-Qatta e Abu 'Abd Allah B. Sadus. Con la collaborazione del mosaicista contemporaneo Andrea Sala una suggestiva scenografia composta da mosaici ispirati all’arte araba in continua trasformazione creerà le ambientazioni sulle quali si muoveranno i danzatori e i narratori. Chi avrebbe detto a noi, fango del mondo, che questa terra tormentata, calpestata e maledetta da tutti, si sarebbe fatta ponte e paradiso, per lazzari e straccioni cacciati nuovamente, dopo tanto tempo che non piove e nemmeno nuvole gravide d’acqua stan sospese al cielo azzurro, che rimase impresso a fuoco ardente negli occhi spenti di Hamdis? IBN HAMDIS trad.Jano Burgaretta |